giovedì 27 settembre 2012

Prometheus

Se non esistesse Alien avrei potuto commentare Prometheus in questo modo: "Un film di cui non si sentiva la necessità". Dato che Alien  esiste, mi tocca rettificare: "Un film di cui sarebbe stato meglio fare a meno".

lunedì 17 settembre 2012

Il primo uomo

Raramente torno dal cinema e ho subito voglia di scrivere qualcosa sul film che ho visto. In questo caso è così.  L'ultimo film di Gianni Amelio, tratto dal romanzo autobriografico di Albert Camus, colpisce per il rigore formale, per la bellezza della fotografia e per la bravura degli attori, ma anche e soprattutto per l'eleganza composta e il tocco delicato, mai melodrammatico. E' un film capace di affrontare un tema scottante con un equibrilibrio e una sobrietà fuori dall'ordinario, senza per questo apparire asettico. Bello, non c'è che dire!

domenica 9 settembre 2012

The Lincoln Lawyer

Matthew Mcconaughey non è un uomo che mi fa impazzire. A costo di sentirmi dire che sono finta, lo ribadisco, non è uno di quelli che "se mi suona, io scappo!".  E' un bellissimo uomo, ma non è uno di quelli. Matthew Goode è uno di quelli. Lui sì, che se mi suona scappo. Vabbe' che a casa mia il campanello funziona poco, per cui se anche mi suona... le probabilità che non lo senta sono alte.
Ma torniamo a Matthew Mcconaughey, che qui sennò si divaga. Matthew Mcconaughey ha sempre fatto film abbastanza pessimi, fino ad ora. Poi ha compiuto quarant'anni, ha capito di voler passare alla storia per qualcosa di diverso dal suo torace e così si è dato alla cinematografia più "seria", diciamo pure di spessore.
Il film che ho visto pochi giorni fa è forse il primo esempio di questa nuova stagione artistica. The Lincoln Lawyer è infatti un legal thriller dalle tinte piuttosto cupe: la vicenda narra di un avvocato senza scrupoli che si ritrova per le mani un caso quanto mai scottante e finisce in un gran ginepraio. Certo, non è il thriller che ti cambia la vita, ma tutto sommato è un prodotto ben fatto, direi solido, onesto. Insomma, se siete donne e sognate di scappare con Matthew Mcconaughey questo è senza dubbio un film per voi. In caso contrario... dategli comunque una chance. Potreste non rimanerne delusi. 

martedì 4 settembre 2012

The Iron Lady

Non l'ho trovato un brutto film. Molti critici hanno sottolineato le sue mancanze per quanto concerne la componente per così dire "più politica". E' stato detto che il film di Phyllida Lloyd (regista anche di Mamma mia! ... e quello sì che era bruttino!) non riesce a approfondire gli aspetti sociali, che non prende alcuna posizione nei confronti dell'operato di Margaret Thatcher come primo ministro... Io non sono così convinta che l'intento del film fosse questo, pertanto non mi sento di definirlo poco riuscito in tal senso.
Secondo me The Iron Lady parla della Margaret Thatcher donna, e non del primo ministro britannico: è un ritratto intimasta di una donna che per tutta la vita si è fatta un culo inaudito per competere con gli uomini. Una donna che ha ottenuto, grazie alla grinta e alla determinazione, un potere e una fama abnormi, ma che in cambio di tutto ciò ha dovuto necessariamente rinunciare a una parte di sé, sacrificare cioè la sua famiglia, il suo ruolo di moglie e soprattutto di mamma. E' un ritratto di un'anziana signora ormai malata, ossessionata dalle sue allucinazioni, bisognosa di essere accudita e protetta. Qui la politica c'entra molto poco, a mio avviso. Margaret Thatcher suscita una gran senso di tenerezza nello spettatore, è vero, ma questo non avviene per merito di ciò che ha fatto quando ha avuto il potere. Semmai,  è proprio la sua attuale condizione di "vecchietta senza più alcun potere" che la rende tenera...
E comunque, al di là di tutto, concedetemi questa riflessione: un grandissimo attore non riesce mai a nobilitare un film mediocre, questo è vero. Meryl Streep invece sì. Lei rappresenta probabilmente la più grande eccezione vivente capace di confermare la regola di cui sopra. Detto questo, se anche il film in se stesso fosse mediocre, la sola presenza di una attrice come lei lo rende meritevole di essere visto.