Anche quest'anno ci siamo. E' Natale.
Da tempo mi interrogo su cosa si possa fare per rendere questa festività bisestile - non dico abolirla, mi basterebbe renderla bisestile - ma non trovo risposte. Sembra non ci sia soluzione. Ogni anno, piacca o meno, ci tocca questa "tassa".
Arriva il Natale, arriva la fine dell'anno - altra grande piaga: a fin d'anno bisogna divertirsi per forza... eccheppalle! - e arrivano i fantomatici buoni propositi per l'anno successivo. Non dirò più le bugie, non infamerò più le vecchiette che impiegano tre ore per attraversare sulle strisce, etc, etc. Le solite cose, insomma. Si ripensa all'anno che sta finendo e ci si domanda cosa compicciare in quello che sta per iniziare.
Ebbene, io lo so cosa compicciare l'anno prossimo. Cioè, almeno qualche cosa sono arrivata a capirla.
L'anno prossimo risistemo un vecchio giradischi di famiglia e mi butto sugli lp. Ho deciso che io la musica voglio sentirla in analogico (non dico solo in analogico, ma anche). Ho deciso che son pronta a rinunciare a una fraccata di cose ma non rinuncerò a comprare la musica, a sceglierla dentro un negozio di dischi e a ascoltarla come si deve, possibilmente anche con quel fruscio tipico dell'lp. Ci ho pensato una vita e non mi son mai decisa a farlo. Ora lo fo, cazzarola! (State tranquilli, non siete finiti nel posto sbagliato: questo è sempre Giù le luci, un blog di cinema e di arte visiva; questa breve digressione, però, per una volta dovete concedermela).
Ho anche pensato che l'anno prossimo cerco di andare di più al cinema, che quest'anno l'ho un po' trascurato. Il cinema è diventato un lusso, è vero, ma alla fin fine è anche una questione di scelte. Alle volte si butta soldi in tante cose così profondamente inutili...
E vi dirò anche questo: a breve voglio rivedere Il laureato. Questo è uno dei miei propositi più seri. Secondo voi per quanti anni di fila è ragionevolmente possibile non vedere Il laureato? Secondo me dopo tre anni scatta una penale. Be', ad ogni modo io credo di essere al limite, devo correre ai ripari. Voglio rivederlo quanto prima e voglio farlo con tutti i crismi. Da sola, possibilmente - quanto amo le serate di solitudine accompagnate da un buon film! - o in alternativa insieme a persone molto speciali. Un ristretto gruppo di amici degno di condividere con me una serata da Il laureato.
Ok, so di esseremi dilungata, chiedo perdono. Le cose da dire sarebbero ancora molte, probabilmente, ma un certo punto è anche bene saper "bastarla", come direbbe un mio caro amico.
Vi saluto, preziosi miei lettori, fedeli e non.
Auguro a tutti voi, per queste feste e per l'anno venturo, il meglio che si possa augurare: un bel film, un buon vino (che non sia troppo costoso) e un divano comodo; qualcuno di speciale con cui condividere tutto questo. Insomma, un periodo di festa all'insegna della sobrietà, della riflessione e del relax. Statemi bene, coccolatevi quanto basta e non smettete mai di essere curiosi e appassionati.
Salve, innanzitutto complimenti per il sito, volevo scrivere per farle conoscere il nostro nuovo sito www.ultimociak.com, un spazio di cinema.
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Grazie Maurizio
Ok, no problem per lo scambio di link. E grazie per i complimenti:-)
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