Ieri sera ero molto stanca, affaticata dallo stress e dai troppi pensieri, più che dal lavoro fisico. Necessitavo di due cose: solitudine e svago. Anzi, più che svago direi conforto, consolazione.
Per la solitudine non ho avuto problemi, ero sola in casa. Per il resto... mi è venuto in soccorso un film del '57. Un vero e proprio esempio di film tasca. Un amore splendido, di Leo McCarey, parte come una commedia dal ritmo ben sostenuto (ebbene si, anche un film d'amore può evitarti l'abbiocco) e diventa gradualmente un melodramma a dir poco struggente.
Cary Grant è, come al solito, ai massimi livelli. Se anche il film non fosse stato degno del titolo di film tasca, la sua sola presenza avrebbe dato un bell'aiuto. La scozzese Deborah Kerr è azzeccata per la parte. Come sa struggersi lei per amore poche altre donne sanno farlo. La scenografia è molto elegante e l'uso del colore è funzionale alla rappresentazione degli stati emotivi dei personaggi.
Stiamo parlando insomma di un prodotto sicuramente ben fatto, ma soprattutto, di un meraviglioso confortino nelle serate un po' storte. Godibilissimo d'estate, forse ancor più indicato per un autunno piovoso o un freddo inverno.
P.S.: Questo film è più volte citato in Insonnia d'amore, commediola di inizio anni '90 con Meg Ryan e Tom Hanks. Ebbene ieri sera, dopo aver spento il lettore dvd, mi son messa a scarrellare alla tele per pochi minuti. A un certo punto ho beccato lui, Insonnia d'amore. Curioso, no?
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