E' primavera. La tua gamba oscilla penzoloni da un balcone. L'altra è appoggiata sul muretto. L'aria è perfetta: né troppo fredda né troppo calda. In jeans e maglietta si sta divinamente. Una volta tanto hai azzeccato il vestiario. Aspetti un amico. Guardi la campagna intorno a te. Ti pregusti una giornata di totale sfacciatissimo relax. Tutto è come deve essere: i colori, i sapori, i profumi... il ronzio armonioso delle api. Nessun pensiero, nessun' ansia, nessun programma. Soprattutto, nessuna voglia di programmare. Attimi di pura incontaminata tranquillità.
Bisognerebbe vivere spesso momenti come questi. Bisognerebbe imporsi di avere almeno cinque minuti al giorno in cui si è davvero tranquilli. Non dico sereni: la serenità è una roba grossa, la si valuta sul lungo periodo. Non parliamo poi della felicità! Basterebbe esser tranquilli.
Ebbene questa sera ci salutiamo così, con un auspicio: trovate il vostro "balcone soleggiato" e coltivatelo gelosamente. Non fatevi logorare dall'ansia, se ci riuscite.
Un abbraccio e buonanotte, amici cari. Vi congedo con l'ansioso per eccellenza, il grande Woody.
Linda: Hai niente per un attacco d'ansia? Ho bisogno di un tranquillante...
Sam: Ce li ho tutti, io sono una farmacia... che cos'è che non va?
Linda: Ho una specie di crampo alla bocca dello stomaco.
Sam: Sì? E come fai a sapere che è ansia? Chi ti dice che non è paura?
Linda: Lo stomaco mi va su e giù...
Sam: Senti che ti manca il respiro?
Linda: Sì, anche... ho il terrore di qualcosa, e non so di che cosa.
Provaci ancora Sam
Nessun commento:
Posta un commento