venerdì 23 marzo 2012

Hysteria

In questo periodo sto vedendo molti film, e devo dire che in genere ne rimango sempre piuttosto soddisfatta. Quello di ieri sera non fa eccezione. Hysteria, commedia di produzione franco-britannico-tedesca, racconta le vicende che, alla fine del 1800, hanno portato all'invenzione del vibratore. Il film di Tanya Wexler riesce a trattare un tema di per se stesso "spinto", e in certo qual modo ancora oggi un po' tabù, con un tocco lieve e mai volgare. Non è da tutti riuscire in una simile impresa.
Piacevole, ideale per passare novanta minuti in relax.


lunedì 19 marzo 2012

Shame: se cercate l'eros siete fuori strada

La macchina da presa è immobile. Il corpo nudo, straordinario nel suo plasticismo, del tedesco Michael Fassbender, cammina davanti allo sguardo di noi spettatori, lungo un corridoio circolare, dall'aspetto alquanto minimal. Si sente un messaggio dalla segreteria. Qualcuno lo cerca ma lui non risponde, continua a camminare in cerchio.
E' un camminare a vuoto quello del trentenne Brandon,  un camminare senza meta e senza scopo.
Un po' come la porsche nel circuito deserto di Somewhere, straordinario emblema del vuoto di senso che permea il film della Coppola, anche in questa sequenza iniziale si può scorgere una sorta di dichiarazione di intenti da parte del regista Steve McQueen. Diciamo pure che ci vuole poco per comprendere dove il film voglia andare a parare: l'affascinante Brandon è un criceto nella ruota. Cammina cammina ma resta sempre lì, imprigionato nelle sua gabbia. Una gabbia fatta di ossessioni, perversioni, momenti di autentica umiliazione.
Brandon fa sesso continuamente ma senza trarne alcun piacere: è un sesso sofferto, masturbatorio, consumato nella fretta e nell'abiezione. Più che un gioioso film sul sesso e quindi sulla vita, Shame è un drammatico film sulla solitudine, sulla morte.
Un film di grande impatto emotivo, che con lucidità e compostezza riesce a sconvolgere chi lo guarda, grazie a immagini di grande tensione drammatica. McQueen non fa alcuno sconto ai suoi spettatori, non tenta neppure un momento di compiacerli, non rinuncia mai al suo sguardo oggettivo e violento.
All'uscita dalla sala si può essere soddisfatti (io lo sono stata molto) o delusi, ma certamente non ci si può astenere da qualche commento.

venerdì 16 marzo 2012

The Artist

Elegante esercizio di stile. Il grande pregio di questo film, al di là dell'indubbia abilità tecnica del regista, è che non si prende troppo sul serio. Visione piacevolissima. 

giovedì 15 marzo 2012

Hugo Cabret

Un film che fa sognare: intenso, poetico, emozionante. Un bell'omaggio alla settima arte. Grazie Martin Scorsese! 

P.S.: premesso che in generale trovo il 3d abbastanza superfluo, in questo film tale tecncologia ha anche un suo certo perché.

martedì 6 marzo 2012

Paradiso amaro

Paradiso amaro, film lievemente scolastico, ma per fortuna non molto retorico, riesce a strappare qualche risata pur trattando un tema drammatico. Insomma, tutto sommato si vede con piacere. George Clooney, come sempre, è un interprete di rara bravura.