venerdì 8 febbraio 2013

Lincoln

Mi permettete di essere onesta? Credo mi sia sfuggito il senso profondo di questo film.
Cosa resta, al di là della bravura magistrale di Daniel Day-Lewis e al di là della cura estrema che contraddistingue ogni dialogo? Ecco, io temo di non averlo compreso. Posso dire che Lincoln sia brutto? Tutt'altro, non lo è. Posso affermare che sia noioso? Forse un po', ma considerando che dura due ore e mezzo nemmeno troppo.
In verità, alla luce del mio rapporto con Spielberg, che non è esattamente una storia di passione, posso perfino dire che questo film mi ha irritato meno di quanto in passato abbiano fatto altre opere dello stesso regista, se pur esteticamente spettacolari. Il punto però resta sempre quello: cosa mi  significa? Bah, se qualcuno sa rispondermi, si faccia avanti.

giovedì 7 febbraio 2013

Moonrise Kingdom

L'ultimo film di Wes Anderson è esattamente come uno se lo aspetterebbe: macchina da presa fissa, personaggi stralunati ed eccentrici, tono grottesco e soave al contempo. Una favola infantile, a tratti divertente, pervasa però da una certa amarezza e da un vago senso di tragedia incombente.
L'unico problema, a mio parere, è questo: il confine tra avere uno stile ben riconoscibile e risultare autoreferenziale e/o manierista è un confine labile.  Wes Anderson rischia di superarlo.