mercoledì 24 dicembre 2014

Buone feste

Gente, ci risiamo. Sembra passato un mese da quando vi scrivevo gli auguri di buon anno nuovo e adesso... rieccomi a scrivere sul blog l'ormai consueto post dicembrino di buone feste.
Non so com'è che quando uno cresce sembra che il tempo si accorci vertiginosamente, eppure è proprio così. Da bambina non mi passava tanto in fretta, adesso invece, i giorni si susseguono frenetici, uno dopo l'altro. E' un costante arrancare, di settimana in settimana, in attesa del fatidico weekend. E giorno dopo giorno, settimana piena dopo settimana piena, alla fine si arriva a Natale, al panettone, e al brindisi di capodanno.
Ebbene, quest'anno sarò particolarmente sintetica. Il mio augurio per tutti voi, mie cari lettori più o meno assidui, è di arrancare un po' meno. Passate delle feste serene e mettetevi in pausa da tutto. Raccogliete le energie per iniziare l'anno nuovo con positività, senza la costante sensazione di non potercela fare. Ricordatevi, e questa cosa la dico un po' anche a me, mentre la dico a voi, che in verità ci si può sempre fare, è solo che spesso ci dimentichiamo delle priorità e ci facciamo sopraffare da tutto ciò che prioritario non è. Basta mettersi in pausa, ogni tanto e rifare il punto, riordinare la scaletta, insomma. Una volta fatto questo... le cose poi migliorano per forza.
Statemi bene gente, mi raccomando. 

domenica 14 dicembre 2014

La spia

Indubbiamente La spia si regge in buona parte sulla presenza di Philipp Seimour Hoffman, attore di rara bravura. Indubbiamente, se non ci fosse lui a interpretare un ruolo tra i primari, forse il film verrebbe dimenticato con una certa facilità.
La sceneggiatura, in effetti, non è particolarmente originale e sebbene il meccanismo della suspense sia gestito con una certa maestria, nel complesso il film risulta "un buon thriller, come ce ne sono tanti", diciamo. Detto questo, poiché nel film non c'è un attore "come ce ne sono tanti", ma c'è un interprete magistrale... alla fine secondo me La spia ha un suo certo che, e merita una visione.  

mercoledì 26 novembre 2014

Interstellar

Troppo lungo, troppo retorico, troppo pieno di spiegazioni scientifiche sullo spazio-tempo. Per le prime due ore il film regge, e direi anche abbastanza bene. Dopo la situazione peggiora, c'è poco da fare. I pipponi sul rapporto padre figlio e le contorte vicissitudini spaziotemporali finiscono per annoiare lo spettatore. Certe immagini sono visivamente bellissime, è indubbio... però diciamocelo, Interstellar  fa venire un po' il latte alle ginocchia, alla lunga.
 

domenica 2 novembre 2014

Tutto può cambiare

Tutto può cambiare è un classico film da domenica sera.
Uno di quei film pensati e costruiti con arguzia per alleggerire l'umore, notoriamente pessimo, tipico della domenica sera. E' un film soft, delicato, leggero ma dal retrogusto un po' amaro, in certo qual modo. Tutto può cambiare parla di solitudine, di infelicità croniche, ma anche e soprattutto di musica e di amicizia (forse amore, ma chissà...), di speranza, di ribellione e indipendenza. E' un film sulle seconde chance, sui riscatti e sulle vittorie degli ultimi, dei falliti, di quelli che "in apparenza non potranno mai farcela".
Forse il film non brilla di originalità, forse Mark Ruffalo fa un po' troppo quel che ci si aspetta da Mark Ruffalo... ma nel complesso l'alchimia tra i protagonisti è notevole, i comprimari sono tutti azzeccatissimi e diverse sequenze del film fanno davvero sorridere. Ben fatto, non c'è che dire!

giovedì 24 luglio 2014

Philomena

Cinque minuti di applausi alla Mostra del Cinema di Venezia?
L'ultimo film di Steven Frears se ne sarebbe meritati anche dieci.
Bellissimo!

domenica 15 giugno 2014

Grand Budapest Hotel

Come più volte mi è capitato di pensare, e come forse ho già scritto anche in quest blog, Wes Anderson è un regista visionario, innovativo e dallo stile assolutamente riconoscibile, ma alle volte sconfina nell'autoreferenzialità e nel manierismo. Alle volte, al di là della fotografia impeccabile e delle scenografie perfette, le storie che questo regista racconta finiscono per girare un po' su loro stesse.
Ecco, Grand Budapest Hotel è un esempio lampante di tutto ciò: visivamente parlando il film lascia senza fiato, ma alla lunga per lo spettatore è difficile non buttare uno sguardo all'orologio.

mercoledì 30 aprile 2014

Lei

Un bel film sulla solitudine umana (molto struggente!).
Peccato per quei trenta minuti di troppo. Un film del genere doveva durare poco e invece ha voluto strafare... mannaggia!

martedì 18 marzo 2014

The Wolf of Wall Street

Visivamente impeccabile, come ogni opera di Scorsese. Il problema però è che il film tutto sommato non dice nulla di veramente nuovo. Tanto sesso, tanta droga, tante efferatezze morali... ma alla fine cosa rimane? Che i peccatori siano più affascinanti dei santi lo sapevamo già. Non servivano tre ore di film per scoprirlo.  Per concludere: vedibile senza alcun dubbio; indispensabile, non direi.

lunedì 17 marzo 2014

The Counselor

Un film sicuramente ben diretto e con un cast valido (forse pure un po' sprecato). Unico problema, non di poco conto: dopo qualche giorno ti sei già dimenticato di averlo visto.

lunedì 3 febbraio 2014

Il capitale umano

Un grande film sulla miseria dell'essere umano. Ottimo il cast!
Questa volta Virzì mi ha davvero colpito.

giovedì 23 gennaio 2014

Blue Jasmine

Dopo il pessimo To Rome With Love, Woody Allen torna al cinema con Blue Jasmine, un grande film. Opera amara, angosciante, direi quasi spietata... come qualcuno ha detto, un'opera moralista nel senso più alto, più bello, più meritevole del termine.
E' una gioia vedere film del genere. Woody si riconferma un'artista dalla straordinaria profondità. Quanto a Cate Blanchett... che dire, quella donna è semplicemente inenarrabile nella sua bravura.