lunedì 24 dicembre 2012

Augurissimi!

Il 2012 è stato l'anno in cui:
  1. ho terminato definitivamente gli studi
  2. ho visto quello che è probabilmente il peggior film di Woody Allen, o comunque uno dei tre peggiori (un vero colpo al cuore... però si sa, chi ama deve saper perdonare)
  3. ho elaborato con discreto successo la fine di una amicizia che credevo importante e invece non lo era poi molto
  4. ho scoperto che diventerò presto zia
  5. ho citato una frase di Woody Allen al matrimonio di mia sorella (ebbene sì, ho parlato in pubblico e sono ancora viva! Che mia sorella si sia sposata appare un po' strano, ma io che parlo in pubblico... questa è davvero fantascienza!)
  6. ho capito che quando l'amore per un progetto, una persona, una causa, un luogo o che so io, diventa accanimento terapeutico, allora bisogna saper mollare, bisogna arrendersi con "calma, dignità e classe"
  7. ho letto per la seconda volta nella mia vita Alta Fedeltà di Nick Hornby e mi son segnata tutti i gruppi musicali che vengono citati (ho un elenco infinito di roba, tutta scritta su dei foglietti: nel 2013 dovrò anche provare a ascoltarla, questa musica, però)
  8. ho ricevuto la più bella lettera che si possa ricevere da qualcuno che non è innamorato di te e neppure ti ha messo al mondo (una lettera cartacea, ebbene sì)
  9. ho sfruttato per ben quattro volte le anteprime gratuite per chi ha la tessera "Firenze al cinema" 
  10. mi sono resa conto che se mi impegno non sono proprio una totale nullità: sarò pure fatta con i pezzi di scarto, come dico sempre io, ma rimango pur sempre una dignitosa seconda scelta.
Voi, che avete combinato nel 2012? Come lo avete trascorso e come lo state per concludere?
Qualsiasi sia la risposta, vi faccio i miei più sinceri auguri di un Natale sereno e di un nuovo anno semplicemente esaltante.

martedì 18 dicembre 2012

Il sospetto

Lucas è un fascinoso quarantenne danese che vive in un paesino disperso tra i monti e lavora in un asilo: è un uomo riservato, umile, affettuoso e molto mite.
Un giorno una bambina dell'asilo, per vendicarsi di un rimprovero avuto da Lucas, si inventa una bugia e racconta alla direttrice di aver visto il "pisello" del maestro. Da quel momento è l'inizio della fine. Quello che inizialmente è soltanto un sospetto, si tramuta in men che non si dica in una certezza: Lucas è un pedofilo e come tale va emarginato. L'uomo diventa allora vittima di violenze e di ostracismi. Qualunque cosa possa fare o dire, ormai è spacciato. La sentenza è stata emessa: ogni gesto, ogni sguardo, ogni parola, non fa altro che confermare la terribile colpa. Poco importa che la legge lo dichiari innocente: la società ormai lo ha definitivamente stigmatizzato e per lui non c'è più scampo.
L'ultimo film del danese Thomas Vinterberg, Il sospetto (titolo originale Jagten, che significa la caccia), colpisce per lo stile asciutto e per la capacità, senza dubbio lodevole, di tenere lo spettatore in ansia senza alcuna soluzione di continuità. E' un film lucido e martellante. Sicuramente da vedere, ma tenendo presente questo: se siete in condizioni emotive precarie la probabilità che soccombiate è oggettivamente alta.