lunedì 12 settembre 2011

Chi giace nella mia bara

Son sempre stata affascinata da Bette Davis.
In primo luogo per questioni meramente affettive: somigliava da morire alla mia nonna paterna, l'unica nonna che io abbia conosciuto. Cioè, a dirla tutta, la mia nonna era un perfetto mix tra l'inquietante Bette Davis (quella capace di ficcarti un'accetta nella schiena non appena giri l'angolo, per poi cambiare stanza e sorseggiarsi un buon tè, mentre tu sei lì che giaci a terra morto-a) e l'elegante, gentilissima Angela Lansbury (quella che, se non fosse per il fatto che dove passa lei muore qualcuno, tutti vorrebbero avere accanto come zia).
In secondo luogo ritengo Bette Davis una delle più grandi attrici mai esistite e uno dei personaggi cinematografici più interessanti, ironici e brillanti - ovviamente, inutile dire che, come la maggiorparte dei grandi, ha avuto una vita abbastanza travagliata, si è sposata millemila volte, ha sofferto di alcolismo, etc etc.
Bette Davis ha saputo fare della sua bruttezza (qualcuno direbbe "bellezza anticonvenzionale", ma lei avrebbe detto bruttezza, perché la bruttezza dura tutta la vita, e questo è un bel vantaggio rispetto alla bellezza) la sua forza.
Se penso a film come Che fine ha fatto baby Jane o Nanny la governante, non posso fare a meno di visualizzarmi nella testa l'immagine di una donna capace di suscitare un senso di estrema inquietudine, talvolta anche di vera e propria paura, e al contempo una grande fascinazione.
Be', ad ogni modo... non la voglio tirar tanto per le lunghe. Il senso di questo post è più che altro quello di darvi una soffiata. Di recente ho scoperto una chicca del genere thriller, un film girato nella metà degli anni '60 da Paul Henreid: si chiama Chi giace nella mia bara.
Me lo son visto in uno di quei periodi in cui sentivo che dovevo iniettarmi la Davis nelle vene, dovevo farmi una dose di un buon thriller. Ma non uno qualunque, uno con la Davis, appunto. Fortunatamente questo film mi è venuto in soccorso, dandomi tra l'altro diverse soddisfazioni.
Non voglio raccontarvi nulla della trama, in questa sede. Non voglio darvi alcuna anticipazione. Vi dico solo questo: se amate la Davis non potete perdervelo. E se anche la Davis in certi momenti, quando ha certe espressioni, vi fa una paura bestiale (a me la fa, ad esempio), tenete presente che una volta che ve la vedrete davanti, proprio mentre avrà una di quelle espressioni tremende... ebbene, non riuscirete a staccare gli occhi da lei.
Buona visione, amanti dei thriller. Sparatevi questo film e poi fatemi un fischio per dirmi se è stato all'altezza delle aspettative.

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