martedì 27 ottobre 2009

Viola di mare

All'uscita del cinema ero perplessa. Poi ci ho riflettuto. E ho capito.
Ci sono due cose valide nel film di Donatella Maiorca: la fotografia e la recitazione delle due protagoniste, nonché di Ennio Fantastichini. Il resto francamente traballa, non convince: la psicologia dei personaggi è veramente piuttosto abbozzata, la messinscena non è omogenea... perfino la passione tra le due donne non riesce a fare presa, è come se certe immagini fossero poco naturali, troppo impostate.
Il film, come dice giustamente Davide Turrini "senza il chiacchierare pre e post proiezione sul tema "lesbico" che si avviluppa sui corpi delle protagoniste Valeria Solarino e Isabella Ragonese, avrebbe ben poco da mostrare".  Per concludere, il solo fatto di avare un tema forte - una vicenda di amore impossibile nella Sicilia di fine ottocento - non basta a sostenere un film deboluccio.

6 commenti:

  1. Scusami ma quando sento parlare cosi' mi viene da ridere ... "ho capait' domani ci vediamo ad arco felaic e ci magnamo 'nu' panaino".
    E' la parlata puteolana...

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  2. A me invece ha fatto nel complesso una discreta impressione. Gestire un tema del genere in modo da far sembrare il tutto non confezionato a misura, non artefatto, realistico e al tempo stesso appassionato non è un compito facile. Gli darei quindi qualche attenuante per i problemi che tu hai notato.
    Assolutamente non da vedere a tutti costi, ma ben confezionato. Comunque confermo l'ottima fotografia, certamente la parte migliore.

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  3. Sono sostanzialmente d'accordo con te.
    Anche se la parte dell'innamoramento-corteggiamento tra le due mi sembra la parte migliore del film. Quasi poetica.
    Dopo effettivamente il film non regge più.

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  4. Grazie per la citazione.
    un saluto
    Davide Turrini (Liberazione) davideturrini@gmail.com

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