giovedì 18 febbraio 2010

Sesso, sesso, sesso... che noia!

Gad Lerner scrive sul suo blog, a proposito dell'esibizione sanremese della spogliarellista Dita Vonn Teese:
"Sono contrario all’uso ornamentale e accessorio del corpo della donna in tv, ma non sono un bacchettone incapace di apprezzare lo strip artistico, ironico e sensuale di una donna astuta e intelligente."
Ecco, neppure io mi sento bacchettona, onestamente, però credo che ormai si sia tutti talmente subissati di immagini trasudanti sesso, da non poter più discernere quelle belle da quelle brutte, quelle artistiche da quelle volgari, quelle ironiche da quelle serie. Mi compiaccio con Gad se lui ancora ci riesce. A me non riesce più. Una bella immagine va sempre difesa, sia chiaro, ma questa bellezza si confonde in un magma di squallore, ignoranza, volgarità... mi domando che senso abbia. Sarà stato anche bello lo spogliarello di Dita Voon Teese, non lo metto in dubbio, solo che di donne nude, in un modo o nell'altro, non se ne può più. Io, da spettatrice femminile, sono stufa, ancor più che indignata o offesa. Stufa di vedere la nudità in tutte le sue forme, alte o basse che siano. Stufa dell'ostentazione della sensualità, degli ammiccamenti... di tutto ciò che rimanda più o meno esplicitamente al sesso. Mi domando come facciano a non essere stufi gli uomini, a dirla tutta. L'iperfetazione di immagini più o meno forti rende il sesso quanto di più noioso esista al mondo. La trasgressione viene completamente annullata da questo bombardamento costante di riferimenti, talvolta velati, talvolta palesi. Trovo tutto ciò molto molto triste. Non sarebbe forse l'ora di abbozzarla?
 
 
P.S.: ero tentata di mettere un'immagine dello spogliarello, accanto al post. Ma ho cambiato idea. Se c'è una cosa che cerco di evitare è proprio questa, annoiare i miei pochi fedeli lettori.

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