lunedì 5 aprile 2010

L'uomo che cadde sulla terra

Mi piace la fantascienza, e mi piace pure David Bowie. Non sono una forzata dei film dal ritmo veloce e non mi spaventa il silenzio. Detto questo devo avvertirvi: L'uomo che cadde sulla terra mi ha messo a dura prova. In poche parole lo definirei così: un po' improponibile. Più o meno come un intero best off di Luigi Tenco in una giornata piovosa. Non perché sia particolarmente deprimente, anche se in effetti un po' lo è. Principalmente perché è di una lentezza esasperante, dura più di due ore e per giunta è piuttosto delirante. Insomma, bisogna essere preparati, ecco tutto.

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