lunedì 25 luglio 2011

Esagitati del mare? No, grazie.

Non ho mai capito perché  il mare sia una di quelle cose che ti deve piacere per forza. Che poi non è che ti deve piacere e stop. Ti deve piacere proprio tantissimo, in tutti i momenti, a tutte le ore. D'estate devi avere voglia, se ne hai occasione, di andarci tutti i giorni. Non esiste che uno faccia le vacanze in un'isola e non vada al mare sempre e comunque. Se non ci va ha qualche problema.
Ebbene, se tutto ciò è vero, io credo di essere una con qualche problema. L'estate non è la mia stagione preferita e prendere il sole è uno sport nel quale son negata (son bianca cadeverica a prescindere). Detesto le spiagge affollate. Mi affascina il mare ma lo preferisco di gran lunga d'inverno. Non ho l'ossessione della solarità. Mi piace il silenzio. Mi piace il freddo. Mi piace il vento. Che devo farci, son fatta così.
Questa qua sotto è un'immagine scattata da Vittorio Sella, il pioniere della fotografia alpinistica (si parla della fine del 1800, tanto per intendersi), colui a cui, diversi decenni dopo, si sono ispirati grandi nomi della fotografia statunitense, tra cui Richard Weston.
Ebbene si, dopo quindici giorni di vacanza su un'isola bellissima, ritorno sul blog mostrandovi un ghiacciao.
Se anche voi fate parte della folta schiera di "esagitati del mare" probabilmente non apprezzerete un gran che. In caso contrario... buona contemplazione!


3 commenti:

  1. Prima o poi riuscirò a passare un'intera estate senza andare nemmeno una volta in spiaggia al lago...

    Bella, la foto!

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  2. Si, molto bella, direi emozionante. Uno si immagina cosa poteva voler dire all'epoca esplorare certi paesaggi.

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  3. Questo post potrei averlo scritto io. Ti capisco bene, anch'io odio l'estate e odio il mare: stagione falsa, ingannatrice, straniante. Dove tutto è rallentato, dove il caldo ti annichilisce, ottenebra la mente, i pensieri, le forze, la creatività. Dove tutto è irreale, dove è obbligatorio divertirsi, dove nascono amori effimeri, dove chi è solo diventa ancora più solo... Ma come diceva Bruno Martino, tanti e tanti anni fa:
    "Tornerà un altro inverno / cadranno mille petali di rose / la neve coprirà tutte le cose / e forse un po' di pace tornerà"

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