giovedì 1 ottobre 2009

Basta che funzioni


Il motto, nonché titolo del film, è Basta che funzioni. In effetti l'ultima commedia di Woody Allen  funziona piuttosto bene, non c'è che dire. Non è un capolavoro ma un film piacevole; un film che diverte e invita alla riflessione, come ogni commedia che si rispetti dovrebbe fare.
Il protagonista, perfetto alterego dell'autore, è un ex professore universitario decisamente misantropo e incline al cinismo, che un giorno conosce una ragazza e vede crollare tutte le sue certezze.
La sceneggiatura, scritta negli anni 70, contiene una miriade di auto-citazioni; inoltre il regista, fin dall'inizio del film, offre al pubblico esattamente ciò che il pubblico (o almeno quello più affezionato) si aspetta da lui. Come dice Mereghetti "è fin commovente il modo in cui Woody Allen gira intorno ai soliti temi e ripropone sempre lo stesso "stile", a cominciare da quei titoli di testa bianchi su fondo nero, con gli attori in rigoroso ordine alfabetico."
Commovente o irritante, a seconda dei punti di vista. A mio avviso entrambe le cose. Il buon vecchio Woody palesa il suo narcisismo e prende in giro gli spettatori, me inclusa, dimostrandone la sostanziale stupidità. Lo fa in modo indiretto,  tramite i continui rimandi ai suoi altri film, appunto; ma lo fa anche esplicitamente, nella scena in cui il protagonista guarda la macchina da presa e interpella il pubblico, cercandone la complicità. Lo stesso giochino del personaggio che parla con lo sguardo in macchina è tutto fuorché innovativo.
Per concludere, è come se per novanta minuti Woody ti dicesse: "Ma guarda che idiota che sei, paghi per vedere sempre le solite cose, per sentire sempre le solite battute stantie che ho usato mille volte. Io so fare solo questo eppure tu continui a seguirmi".  E tu, dal buio della sala, sai perfettamente che ha ragione lui e ti senti un idiota, in un certo senso. Eppure non puoi fare a meno di stare al gioco. Vieni deriso ma sei tu il primo a riderne. Sei la vittime di un carnefice geniale e diabolico, del quale però non puoi fare a meno. 
Che straordinaria invenzione il cinema!

4 commenti:

  1. Sì, forse saranno anche le solite cose, ma a me è parso uno dei film più divertenti di Woody, o almeno degli ultimi anni di Woody. Perfetto, veramente perfetto, per una serata spensierata!

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  2. Infatti non ho affermato il contrario - anche se comunque ci andrei piano prima di definirlo "uno dei film più divertenti di Woody"; ho confessato la mia debolezza di spettatrice di fronte a un tizio che si prende gioco di me, facendomi però divertire e avendo quindi la meglio. In qualche modo quello che dici tu conferma quanto da me osservato. Sono sempre le solite cose ma divertono. Anzi, forse divertono proprio perché sono sempre le solite cose, chissà.

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  3. oh, ma allora io sono stata fortunatissima: è il secondo film di woody allen che vedo [e il primo era Match Point] =D
    sarà per questo che non mi sono sentita proprio presa in giro...però avrei da ridire sul finale...anche se alcuni miei amici sostengono che sia volutamente scontato...

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  4. Certo che è scontato ed è volutamente così. Alessandra, il fatto che tu abbia visto solo due film di Woody Allen è semplicemente vergognoso:-).
    Guardati subito: 1. Prendi i soldi e scappa; 2. Il dittatore dello stato libero di Bananas; 3. Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere; 4. Provaci ancora Sam; 5. Il dormiglione; 6. Io ed Annie; 7. Manhattan; 8. Zelig; 9 Brodway Danny rose; 10. la rosa purpurea del cairo; 11. Hanna e le sue sorelle, 12. Settembre; 13. Un'altra donna, ... ok, per adesso basta, sennò poi ti viene a noia. Ma ti avverto, questi sono semplicemente indispensabili.

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