venerdì 2 ottobre 2009

La casa sul lago del tempo


Un amore impossibile, questo è il tema del film di Alejandro Agresti, remake di un'opera coreana. Due persone che si cercano, si aspettano e non si trovano mai.
E' vero, la vicenda non è così semplice, a dirla tutta. C'è un paradosso temporale, ebbene si: lei vive nel 2006 e lui nel 2004, ma questo poco importa. La casa sul lago del tempo non è un film di fantascienza, benché ne abbia in parte i connotati. E' una struggente storia d'amore dal ritmo decisamente lento e dal sapore un po' malinconico. Keanu Reeves è "languido e straziante" come qualcuno lo ha definito; Sandra Bullock tutto sommato è dignitosa. La coppia funziona abbastanza, insomma e l'ambientazione del film ha un suo fascino.  Troppo romantico e smielato? Si, decisamente. Un po' macchinoso? Anche. Però nel complesso c'è qualcosa che intriga e che rende il film degno di nota. (Ho detto degno di nota, non spettacolare, sia chiaro)

5 commenti:

  1. Sono proprio d'accordo. L'ho visto ormai diversi mesi fa ed è un film che mi ha lasciato l'amaro in bocca: storia carina e dallo sviluppo interessante, ma troppo macchinoso e smielato. Comunque è un film che si può consigliare... diciamo niente di fondamentale.

    Comunque secondo me il bello della fantascienza è proprio quello: questo è assolutamente un film sci-fi. Perchè la fantascienza io la vedo molto più nella definizione anglosassone: tutto il cinema che presenta elementi fantastici (volendo, anche il nuovo Inglorious Basterds di Tarantino è pura Sci-Fi!!!). Te che ne pensi, Chiara?

    RispondiElimina
  2. Non credo di seguirti: il bello della fantascienza è proprio quello... cioè? Ti riferisci alla macchinosità?
    Comunque in questo film il tema del paradosso temporale è secondario: se i due protagonisti fossero separati da una distanza fisica più che temporale, o da qualsiasi altra barriera sarebbe la stessa cosa.

    RispondiElimina
  3. Credo che Riccardo intendesse che il bello della fantascienza è che rappresenta un genere trasversale adattabile a tanti generi e contesti diversi!

    RispondiElimina
  4. Sì, Marco. Proprio quello intendevo! Oddio, spesso i film di fantascienza sono fin troppo macchinosi, ma non direi che è una caratteristica comune a tutti!

    RispondiElimina
  5. Sarà che ho bisogno di dolcezza in questo periodo e il barattolo della nutella non mi consola, ma è uno dei pochi film che vorrei vedere e dopo la tua recensione mi sa che lo vedrò! e brava Chiara!

    RispondiElimina