giovedì 5 novembre 2009

Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo

Il talento visionario di Terry Gilliam non passa mai inosservato. Pochi, oltre lui, riescono a ricordarci quel  mondo straordinario dove Melies, a inizio novecento, era solito catapultare il suo pubblico. Pochi, oltre lui, sanno sfruttare al meglio il fascino immaginifico della settima arte: la surrealtà, lo sguardo grottesco, talvolta allucinato e allucinatorio... la fantasia senza limiti e inibizioni. Figurativamente, insomma, questo suo ultimo film è meraviglioso: un trionfo di luci, figure, colori, immagini provenienti dai mondi più assurdi. Un ennesimo omaggio alla potenza salvifica della fantasia.
Eppure qualcosa manca: si esce dalla sala un po' interdetti. Forse la psicologia dei personaggi lascia a desiderare; forse il ritmo non è all'altezza di un film che dura oltre due ore; forse manca l'omogeneità fra le parti. Forse sono vere tutte e tre queste cose. Fatto sta che Parnassus ha un gran potenziale, non del tutto espresso.
Peccato, perché il cast è favoloso e la poesia delle immagini non manca.

2 commenti:

  1. E' vero: molte potenzialità, ma c'è qualcosa di inespresso. Certo che i lati più visionari sono veramente d'impatto!

    P.s.: Ma se questa è la "settimana arte", t'immagini cosa potrebbe fare con i mesi?!?!?

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  2. Questo più che un refuso è un lapsus. Comunque grazie dell dritta! Son senza speranza.

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