domenica 28 febbraio 2010

La prima cosa bella

L'introverso e infelice Bruno, insegnante presso un istituto tecnico romano, torna nella città natale, Livorno, ad assistere la madre gravemente malata di tumore. Durante la trasferta fa i conti con il suo passato, con la sua famiglia, e con tutto ciò da cui è fuggito anni addietro.
La prima cosa bella è un film, come molti prima di me hanno già detto, dal gusto dolce e amaro. Può far ridere, e può far piangere. Gli piace vincere facile, è vero. Però in un modo o in un altro colpisce, questo non lo si può negare.
Personalmente posso dire di aver riso parecchio davanti a questo film. Anche laddove ci sarebbe stato da piangere lo straordinario Valerio Mastandrea è riuscito a farmi ridere. D'altronde Valerio mi fa sempre schiantare, c'è poco da fare. In questo film poi è di una bravura incredibile.
Senza il suo sguardo un po' da cane bastonato, senza quel suo aggirarsi silenzioso tra la folla con l'aria di chi si sente perennemente a disagio, l'ultimo film di Virzì perderebbe diversi punti. Tutto il cast è meritevole, dalla Sandrelli, alla Pandolfi, ma Mastandrea spicca senza ogni dubbio.

2 commenti:

  1. Mastrandrea è un idolo, non c'è niente da dire =)

    e dalla Spagna...ti sconsiglio di vedere AN EDUCATION, a meno che tu non voglia guardare qualcosa di veramente banaluccio

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