lunedì 18 gennaio 2010

Changeling

Che Clint Eastwood sappia usare con maestria la macchina da presa non è esattamente una di quelle notizie che fa sgranare gli occhi. Lo sappiamo, insomma, il vecchietto ci sa fare. Quello che invece qui colpisce è la sua evidente incapacità di approfondire gli aspetti spicologici della vicenda che narra: ed è un peccato, perché così il film perde molti punti.
Il reale non è mai tutto bianco o tutto nero. Gli esseri umani non sono mai solo vittime o solo carnefici. Non esistono buoni senza macchie e cattivi senza tentennamenti. Clint, in passato, ha sempre saputo raccontare le sue storie con il tatto, la saggezza ed il buonsenso di chi questa cosa l'ha capita bene; con Changeling invece no. Qui i cattivi lo sono fino in fondo e i buoni non hanno cedimenti. Qui le sfumature non esistono e, tutto sommato, anche le motivazioni profonde degli eventi sono piuttosto tirate via. 
Che dire... anche i grandi talvolta deludono.

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